lunedì 25 ottobre 2010

Scoperto progetto inedito di Leonardo da manoscritto cardinale Borromeo

Una notizia incredibile per gli appassionati di Leonardi da Vinci!

E' riemerso un manoscritto del cardinale Federico Borromeo (1564-1631), arcivescovo di Milano dell'eta' della Controriforma tra i protagonisti de ''I promessi sposi'' di Alessandro Manzoni, in cui compaiono note inedite sull'opera e sul personaggio di Leonardo da Vinci.
Il ritrovamento e' avvenuto nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, ad opera del ricercatore storico Marino Vigano', il quale ha portato alla luce un trattatello intitolato ''De fabricatis olim Typis orbium Caelestium Libellus'' (databile al 1628), in cui il religioso dell'eta' anti-galileiana con la passione per le scienze censurava Leonardo per la mancata applicazione dei suoi meravigliosi ritrovati tecnologici. Lavorando a una ricerca sul progetto leonardesco di un mausoleo per Gian Giacomo Trivulzio (1506-1511), per un'ampia biografia commissionata dal Casato trivulziano del condottiero, Vigano', ha anticipato all'Adnkronos, si e' imbattuto nelle carte autografe del cardinale Borromeo, facendo una scoperta nella scoperta: la notizia di un complesso progetto leonardesco per fontana del tutto sconosciuto, secondo quanto ha accertato il professor Carlo Pedretti, studioso di fama mondiale dell'autore della Gioconda.
Secondo Pedretti, gli appunti leonardeschi di Borromeo potrebbero coincidere con una ben determinata pagina del Codice Atlantico di Leonardo (fol. 1.099r, ex fol. 395v-a), che il cardinale di Milano avrebbe visto prima del suo deposito alla Biblioteca Ambrosiana nel 1637, quando ancora era in mano del patrizio milanese Galeazzo Arconati.
(Adnkronos)

venerdì 22 ottobre 2010

Il sapore dell'arte. Guida gastronomica ai musei del Castello Sforzesco di Milano

"Un museo da gustare, non solo da osservare? E’ questa la proposta de Il sapore dell'arte, una guida pensata per aiutare il visitatore dei Musei del Castello Sforzesco di Milano ad apprezzare non solo il valore formale delle opere conservate, ma anche il loro significato "gastronomico".
Questa guida costruisce un divertente gioco di relazioni, abbinando ad alcune opere esposte una ricetta gastronomica contigua per epoca, area geografica e contesto: l’accostamento accende relazioni in entrambe le direzioni, dall’opera d’arte alla cucina e viceversa, incrociando dati storici e suggestioni culturali, in maniera agile e non sistematica."
(da Luigi Vianello: "Il sapore dell'arte")

Il sapore dell'arte. Guida gastronomica ai musei del Castello Sforzesco di Milano
A cura di F. Tasso - A. Perin
Skira, 2010

mercoledì 20 ottobre 2010

Dove dormono i bambini?

Vi segnalo l'uscita del libro fotografico "Dove dormono i bambini?" di James Mollison, edito da Contrasto.

Il libro raccoglie una serie di scatti del celebre fotografo, realizzate nelle camere di 56 bambini di 24 paesi del mondo, dagli Stati Uniti all'Italia, dal Giappone al Brasile.
Sfogliando questo volume si fa il giro del mondo, a ogni pagina si entra in una stanza da letto differente, si incontra il suo piccolo proprietario e si scopre la sua giovane vita.
Ahkôhxet, un piccolo indio Kraho, dorme per terra in una capanna nella foresta amazzonica; Kaya, una bambina di Tokyo, ha un armadio pieno di abiti mentre Bilal, pastore bambino cisgiordano dorme con le pecore nel gregge del padre.

"Questo lavoro rappresenta un modo per riflettere sulla povertà, sul benessere economico, su come i bambini si relazionino agli oggetti della loro vita quotidiana e sul loro potere - o mancanza di questo - nel prendere decisioni riguardo alle loro vite". Con queste parole il fotografo keniano descrive il suo libro.

lunedì 18 ottobre 2010

Guerra al cetriolo: ingiunzione per la pubblicità Sisley

"La campagna Sisley - Let it flow con la ragazza con il cetriolo in mano o in bocca presente su tutti i media pubblicitai, ha incontrato l'opposizione di gran parte del pubblico feminile, tanto da scatenare i reclami. Letizia Ciancio di Corrente Rosa e Pari o dipare hai inviato una protesta alla Iap riferendo nella sua lettera brevemente il perché quelle immagini sembrassero offensive per la dignità femminile:
Normalmente una donna che gira per il mercato non vede in ogni cetriolo che compra l'immagine di un fallo da afferrare con desiderio... e che l'idea che ogni donna che viene raffigurata abbia in mente sempre la stessa cosa, da quando lecca un gelato a quando fa la spesa... fosse oltre che offensivo piuttosto deprimente
.
Ebbene. il 22 ottobre l'ingiunzione alla Benetton per la campagna Sisley è stata accettata".
(da LeCoseComeStanno)

venerdì 15 ottobre 2010

Donne italiane dive in cucina - una mostra fotografica a Milano

"Donne italiane dive in cucina è il titolo di una mostra tributo all'arte culinaria italiana.

Promossa da Lagostina per celebrare l'abile arte culinaria tipica delle donne italiane, si tratta di una mostra fotografica, ospitata presso Mondadori Multicenter di Milano dal 20 al 24 ottobre. Il celebre fotografo Steeve Iuncker ha saputo catturare frammenti della vita di tutti i giorni di 15 donne italiane, seguendole nella loro quotidianità.

Un omaggio a tutte le donne, che grazie agli strumenti e gli ingredienti giusti sanno creare capolavori in cucina. Non un semplice libro di cucina, ne' solo un libro fotografico, ma un viaggio nel cuore dell'Italia, che onora la tradizione culinaria del nostro Paese.

L'inizio della mostra coincide anche con il lancio della nuova campagna di comunicazione Lagostina che vanta un testimonial d'eccezione: Sophia Loren. L'attrice, conosciuta in tutto il mondo per il suo stile e i suoi capolavori cinematografici, rappresenta appieno l'idea di donna a cui si ispira Lagostina. Non solo una diva, ma una cuoca e una madre che negli anni ha coltivato la sua passione per l'arte della cucina italiana divenendone ambasciatrice nel mondo."

(da Luigi Vianello: "Fotografia: donne italiane dive in cucina")

giovedì 14 ottobre 2010

Yahia Yaïch Amnesia: teatro politico dalla Turchia

Dopo Jounoun, presentato in occasione del "Festival del Mediterraneo" al Piccolo Teatro nel 2004, il grande regista e drammaturgo tunisino Fadhel Jaïbi ritorna a Milano con Yahia Yaïch/Amnésia, uno spettacolo che si inscrive nel genere di "teatro politico" nel quale il gruppo Familia eccelle in Tunisia.

Yahia Yaïch, uomo di potere e protagonista della vicenda, viene a sapere del suo licenziamento dalla televisione. Messo senza spiegazioni agli arresti domiciliari, trova rifugio nella sua biblioteca fino al giorno in cui scoppia uno strano incendio…
Salvato in extremis, viene ricoverato in ospedale per confusione mentale.
Affidato alle cure meticolose di psichiatri, viene invitato a spiegare i motivi dell’ incidente: è stato un caso, un mancato tentativo di suicidio o è opera di una mano sconosciuta che ha tentato di eliminare dei documenti compromettenti, magari sbarazzandosi di lui?
L’inchiesta è ancora in corso, quando una notte, Yahia Yaïch, sparisce dall’ospedale…

Il più politico - e poetico - dei registi arabi racconta le menzogne del potere, le reticenze, le ambiguità, ieri come oggi. Per combattere la malattia del III millennio: la rimozione.

Dal 15 al 17 ottobre al Teatro Studio di Milano

venerdì 1 ottobre 2010

Francesco Perilli e il Neutral-ism

Francesco Perilli, sul suo sito, spiega ce cos'è il Neutral-ism, la corrente artistica di cui questo scultore abruzzese è il principale esponente.

"Il Neutral-ism - spiega Francesco Perilli - si configura e si propone quale movimento artistico multiforme, ecletticamente connaturato, che si sforza di raccogliere le tendenze più svariate, perfino contrapposte, ma non per questo inconciliabili; esso esprime e redime infatti proprio il malessere determinato dalle forti incomprensioni contemporanee, e le mille feconde divergenze scaturite dall’incontro e dalla forzata o spontanea convivenza tra culture diverse. Esso si fonda sulla vitale compresenza delle differenze.
Il Neutral-ism colloca al centro di questo dialogo o rispecchiamento tra le arti delle differenti culture, il suo Ismo neutrale e universale, per un confronto civile ed espressivo tra le suddette diversità, preziose proprio per affrontare, fors’anche risolvere, le problematiche poste dagli avvicendamenti interculturali, dalle contaminazioni e metamorfosi di un mondo ormai globalizzato."
"L’Arte Neutralista - continua Francesco Perilli - si colloca come duttile, paziente punto di equilibrio tra il salto avulso, liquidatorio, del concettualismo puro e l’arduo e intricatissimo snodo dell’arte informale.
Il Pensiero Neutralista si pone dunque in forte polemica con tutta quella contemporaneità che ha privilegiato e anteposto il concetto rispetto all’emozione: e proprio per questo il Movimento Neutralista prende le distanze dall’arte concettuale freddamente pura e cerebrale, priva dell’impronta diretta dell’artefice. Sosteniamo infatti che un’opera realizzata e mediata attraverso l’uso della sola ragione venga più che deprivata della sua componente e ossatura fondamentale, quella umanistica…"
"Solo l’artista - spiega Francesco Perilli - può trasferire, irradiare a un’opera tramite il suo intervento demiurgico la sua componente umanistica, al di fuori di ogni delega teorica o concreta, o peggio protesi tecnica o tecnologica che gli impedisca di trasferirvi, rivelarne appieno la componente emotiva dei sensi e dei sentimenti identifi cativi…"
"L’arte - conclude Francesco Perilli - è emozione, eterno gesto umanista: tutto il resto rimane semplice forma bizzarra di comunicazione sperimentale".
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