lunedì 7 giugno 2010

Una puntura «virtuale» contro il mal di testa

Per il mal di testa arriva la puntura virtuale: l'ago è un flusso compresso d'azoto, un gas che in un decimo di secondo diffonde il farmaco attraverso la pelle, senza che il paziente nemmeno se ne accorga. L'ultimo ritrovato è stato presentato da Alan Rapoport, della UCLA University di Los Angeles, al «IV Congresso ANIRCEF Cefalee, conoscenze attuali e prospettive future», concluso ieri a Genova. Simile a un grosso pennarello bianco, il nuovo dispenser si afferra fra le dita e la clip del cappuccio funge da grilletto: fatto scattare col pollice, libera il gas del serbatoio interno avviando l'inoculazione sottocutanea del farmaco che viene espulso dalla parte anteriore fatta appoggiare sulla pelle della coscia o dell'addome. In un attimo l'attraversa dissolvendosi in circolo: confrontato con un farmaco simile iniettato con una normale siringa ha dimostrato una pari diffusibilità, liberando almeno metà dei pazienti dal dolore entro mezz'ora. E seguendo le istruzioni ricevute dal medico durante la visita, impara ad usarlo il 98% dei pazienti. «Occorrono soluzioni sempre nuove per i pazienti che spesso lamentano un controllo imperfetto del dolore e cercano nuove terapie con effetto più rapido e duraturo — dice Rapoport —. L'anno scorso avevo annunciato il cerotto iontoforetico: in America è in fase di avanzata sperimentazione negli attacchi caratterizzati da forte nausea e vomito (soprattutto emicrania con aura) che rendono problematico l'uso di farmaci per bocca».

INDICAZIONI - Il principio attivo del cerotto e della puntura senz'ago è sempre lo stesso, il sumatriptan, ma ora oltre ad aggirare il malassorbimento gastrico che fa fallire farmaci assunti per bocca, il farmaco agisce anche entro 10 minuti. La Food & Drug Administration ha approvato l'impiego del nuovo dispositivo nell'emicrania con e senz'aura e, per la rapidità, nella cefalea a grappolo. Chi soffre di quest'ultima cefalea è disposto a ogni trattamento pur di liberarsi dal dolore, ma fra gli emicranici non erano pochi quelli che rinunciavano al sumatriptan iniettabile, già disponibile con normali punture. «Questo farmaco è il primo dei triptani, farmaci di riferimento in questa patologia, a essere diventato generico — dice Rapoport —. Ciò ha consentito lo sviluppo di nuove modalità di utilizzo per soddisfare esigenze ancora irrisolte, come i problemi di malassorbimento gastrico».

(da Il Corriere.it)

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