giovedì 3 giugno 2010

Sassari: una città per l’Alzheimer

Promuovere l’informazione sulla malattia, favorire la diagnosi precoce, creare una rete di supporto per i pazienti e i loro familiari, incentivare il ricorso all’uso delle terapie farmacologiche più efficaci e degli interventi riabilitativi, sono gli obiettivi della campagna nazionale Una città per l’Alzheimer, ospitata a Sassari in questi giorni. La campagna, realizzata con il contributo di Novartis, avrà il suo “clou” nell’incontro pubblico che si svolge domani, venerdì 4 giugno alle 17.30 nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in viale San Pietro 43/B a Sassari, che ha l’obiettivo di offrire un supporto ai caregiver, fornendo loro tutte le informazioni utili sulla malattia di Alzheimer.
In Sardegna si stima che siano circa 15.000 le persone con demenza di Alzheimer: numeri destinati ad aumentare nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. L’Alzheimer, la forma di demenza più diffusa in tutti i Paesi occidentali, può avere un esordio insidioso, con disturbi aspecifici della memoria, scambiati per normali difficoltà dell’invecchiamento. Spesso così la malattia passa inosservata per qualche tempo prima della diagnosi e i pazienti giungono ad una visita specialistica, quando la sintomatologia è in fase già avanzata. È invece fondamentale la diagnosi precoce per un intervento terapeutico tempestivo che garantisca una migliore qualità della vita ai malati ed ai loro familiari.
“Iniziative come questa hanno una grande rilevanza, perché nonostante stia aumentando l’incidenza della malattia di Alzheimer sul territorio nazionale e nella nostra Regione, forse c’è ancora poca sensibilità nei confronti di questa patologia” – dichiara Maria Rita Piras, Responsabile Unità Valutativa Alzheimer n.1, Azienda Ospedaliero Universitaria Clinica Neurologica, Sassari.

La campagna, realizzata con il patrocinio di Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Sassari, ASL Sassari, Azienda Ospedaliero Universitaria Sassari, Associazione Alzheimer Italia onlus e Associazione Italiana Malattia di Alzheimer onlus, è partita venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 maggio con la distribuzione di materiale divulgativo sulla malattia attraverso il punto informativo allestito all’interno del Policlinico Sassarese.

11 commenti:

  1. Giancarlo da Monza
    Leggendo questo articolo,sono rimasto assai perplesso nel notare che non c'è niente di nuovo relativamente all'alzheimer. Eppure, giorni fa su questo blog:
    http://lafinedellademenzadialzheimer.blogspot.com/2010/05/un-incredibile-verita-dalla-sardegna.html
    http://lafinedellademenzadialzheimer.blogspot.com/2010/05/breve-storia-di-un-viaggio-di-ritorno.html
    ho letto,che la cura definitiva dell'alzheimer è stata scoperta proprio a Sassari.
    Ora,non riesco proprio a capacitarmi, come mai se questa terapia è stata trovata proprio a Sassari (con casi di guarigione accertati), si facciano poi campagne del genere,e non si divulghi invece la scoperta.
    Forse,questa Maria Rita Piras, Responsabile Unità Valutativa Alzheimer n.1, Azienda Ospedaliero Universitaria Clinica Neurologica, Sassari,non è al corrente di questi numerosi casi di pazienti guariti nella sua città?
    Eppure in detto blog si parla di referti strumentali trovantisi presso detta clinica universitaria Sassarese.
    Da questa, campagna pare proprio che, detta responsabile non sia al corrente di quest'avvenimento così importante nella sua città.Forse bisognerebbe renderglielo noto.
    Giancarlo

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  2. Davide da Sassari
    La notizia dei Familiari degli ex-Alzheimer è apparsa su tutti i telegiornali della prima emittente Sarda VIDEOLINA!

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  3. caspita... sembra inchredibile che questa cosa sia vera e non se ne sappia nulla. ma il servizio di Videolina si può vedere da qualche parte? tipo youtube...

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  4. il servizio si pò vedere su facebook Gruppo Famigliari Ex AlZHEIMER

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  5. Questo è ilnk al servizio di Videolina (La notizia è al minuto 11:28 del telegiornale):
    http://www.videolina.it/video/play/1872/TG-edizione-del--02-luglio-2010-ore-23-00.html
    Ma finché non verranno divulgati i dati, e non ci sarà evidenza scientifica, stiamo parlando del "nulla", perché non sarà possibile applicare "la scoperta".
    Purtroppo questa è la realtà.
    Lascia ben sperare la determinazione dei familiari che stanno cercando di divulgare la notizia con la dovuta caparbietà del caso, perché la diffidenza è tanta, di bufale riguardo l'Alzheimer in questi anni ce ne sono state fin troppo.
    La piu' eclatante fu nel 2008 quella dell'Etenarcept (definita l'iniezione miracolosa).

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  6. il servizio si può vedere nella pag di facebook GRUPPO FAMIGLIARI EX ALZHEIMER

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  7. Mi rivolgo a Giancarlo e a chi come lui ha fatto delle giuste considerazioni, ma credi veramente che questa persona non sappia? credi veramente che una persona che copre codesto ruolo sia stata lasciata allo scuro? credi davvero che chi copre questo ruolo non abbia invece l'obbligo d'informarsi e accertarsi di questi meravigliosi risultati? si puo' ancora credere nell'onesta' di questa persona, quando, dopo il servizio sul tg anzi che accertarsi della scoperta ha preferito fare un intervista solo x provare a screditarla, x te e x voi tutti e' normale?

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  8. Novità ...per quanto riguarda la scoperta scientifica sulla malattia di ALZHEIMER è attivo un sito http//:www.psiconeuroanalisi.it nel quale viene diffusa la notizia della Nuova terapia e viene presentato il libro che da tempo aspettavamo..

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  9. Cari amici possiamo avere una grande possibilità; quella di conoscere una nuova disciplina detta PSICONEUROANALISI, capace di debellare le forme più infide di patologie neuropsichiatriche.
    La presentazione si terrà a Roma, il 20 gennaio 2011 dalle 14:30 alle 17:30, presso l’Aula Magna del Liceo Vittoria Colonna, Via Arco del Monte n. 99 (Zona Campo de’ Fiori).
    Non possiamo perdere questa occasione….

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  10. Si conclusa a Roma, con successo, la presentazione della PSICONEUROANALISI


    Gentil...i amici, si è conclusa in modo positivo la presentazione della PSICONEUROANALISI. L’ evento, tenutosi a Roma presso l’ aula magna del Liceo Vittoria Colonna, ha visto la partecipazione di numerose persone, venute anche da lontano, tra cui diversi familiari di malati Alzheimer. La presenza di specialisti che si aspettava fossero maggiormente interessati, anche loro, a tale scoperta, si è dimostrata, a parte qualche eccezione, irrilevante e oltremodo disinteressata. Visto e considerato che l’ informazione relativa all’ evento era stata largamente diffusa, anche e soprattutto negli ospedali di Roma, con distribuzione di materiale informativo, tutti si aspettavano una più viva partecipazione. I rappresentanti Scientifici, il Dottor Massimo Lai e la Dott.ssa Marina D’Onofrio, hanno fatto conoscere la Psiconeuroanalisi, spiegando, in linea generale, i principi su cui essa si fonda e i risultati che ha ottenuto e che sta ottenendo. Si è discusso anche delle nuove possibili applicazioni di questa terapia che viene sperimentata anche su altre forme di patologie, come Parkinson, e traumatizzati cranici da incidenti stradali. Si è spiegato alle persone che è necessario, visti gli incredibili risultati, rendere tale cura, quanto prima disponibile, a coloro che ne hanno necessità, e che comunque, allo stato attuale delle cose il numero di medici che sono preparati per poterla mettere in pratica è assai esiguo. Si è sottolineato anche che, per formare un medico in questa disciplina è necessaria una preparazione specialistica specifica, della durata di diversi anni. Numerose sono state le domande rivolte ai relatori , ed i commenti di alcuni dei presenti che hanno avuto modo di verificare personalmente gli effetti positivi della terapia, anche a breve distanza dall’ inizio della stessa, sui loro familiari e/o conoscenti. E’ auspicabile, da questo momento, una maggiore apertura del mondo scientifico e delle varie associazioni dei malati a questa nuova scoperta, per una sua applicazione su larga scala, che, come comprensibile, non può attendere ostruzionismi o ostracismi non in linea con le reali e pressanti necessità dei malati di Alzheimer, e delle Demenze in genere, di tutto il mondo. Al caso è utile citare l’ atteggiamento avuto, durante la conferenza, da parte di un presidente di una associazione Alzheimer italiana, il quale palesava apertamente ostruzionismo riguardo alla divulgazione della scoperta e della Psiconeuroanalisi in genere. Il che era assolutamente da evitare, principalmente per una questione di correttezza nei confronti dei malati e delle famiglie che rappresentava nella sua persona, ed in secondo luogo perché crea quella condizione di malessere assolutamente inutile a chi versa nella tragedia della malattia. Si rileva maggiore apertura e positività nell’ intervento di uno specialista di rinomata fama, che ha avuto modo di recarsi personalmente a Sassari per sottoporre il caso di un suo paziente, cui la medicina dimostrava tutti i suoi limiti di intervento, verificando personalmente l’ efficacia della cura. Noi familiari degli ex-alzheimer siamo del parere che questa terapia vada messa a disposizione dei malati e delle famiglie prima possibile, e a niente valgono atteggiamenti che mirano ad altri interessi che non siano quelli di chi è colpito da questo terribile male. Vi è necessità urgente di questa cura, che, come abbiamo avuto modo più volte di rimarcare e testimoniare, ha dimostrato tutta la sua efficacia nel portare i nostri cari verso la guarigione e la conseguente definitiva stabilizzazione .


    Un caro saluto a tutti

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